L’Unione Europea si impegna, da anni, nella promozione della mobilità sostenibile. La direttiva Europea 2014/94 stabilisce un insieme di misure volte a promuovere la realizzazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. L'obiettivo è minimizzare l'utilizzo di combustibili fossili per i trasporti.
Gli Stati membri devono garantire, entro il 31 dicembre 2020, la creazione di un numero adeguato di punti di ricarica per l'auto elettrica accessibili al pubblico negli agglomerati urbani/suburbani. In Italia, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha approvato il piano nazionale infrastrutturale (PNIRE) che definisce le linee guida per garantire un rapido sviluppo delle infrastrutture di ricarica per l'auto elettrica. Il progetto prevede:
- incentivi monetari sull’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in;
- incentivi monetari sull'acquisto della stazione di ricarica e delle protezioni delle linee dedicate, sulla manodopera dell’installatore e sulla richiesta di potenza addizionale dal quadro elettrico dal proprio fornitore di energia;
- vincoli nei regolamenti comunali sulla cessione delle concessioni edilizie che impongono l’obbligo di predisposizione o installazione di infrastrutture di ricarica nei nuovi edifici.